venerdì 15 marzo 2019

CONTRO L'ODIO LA CULTURA DELLA PACE


I fatti di Christchurch ci colpiscono come lame di spada. In un luogo di preghiera, in una città che richiama il nome di Cristo, in Nuova Zelanda, ecco una strage orrenda, figlia dell’odio e della violenza inaudita.
Il Presidente Mattarella riferisce di un segnale d’allarme gravissimo. Esplicita e senza perifrasi la Presidente del Senato che giustamente sottolinea la necessità di “estirpare con forza dalla nostra società i germi dell’odio, dell’intolleranza e del razzismo”.
Perché sappiamo benissimo che la sottocultura dell’odio e della violenza, del conflitto e della divisione sono frutti avvelenati che minano in radice la nostra società.
Occorre, allora riflettere sui populismi che sulle paure elaborano l’idea di conflitti ed invasioni reclamando muri e reciprocità come nella legge del taglione.
Se all’occidente resta un primato è quello dei valori e delle società aperte da cui occorre ripartire e che non dobbiamo, in alcun modo, sacrificare sui falsi altari degli “ismi”.
Ripartiamo dalla nostra città.

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