lunedì 26 ottobre 2020

LE PAROLE VANE: ANCORA EMERGENZA!

Avevo scritto a marzo, dopo un lungo silenzio, proprio su questo blog. Avevo avviato anche una petizione. Il monoblocco dell'ex ospedale Sant'Anna poteva essere riqualificato per ospitare pazienti Covid (con degenze che non richiedevano cure intensive). Sembrava, infine, che qualcosa si muovesse. Ora che torna, sinistra e prepotente, la pandemia, mi chiedo che ne è stato del tempo trascorso e per quale ragione tutto è rimasto lettera morta. 


domenica 4 ottobre 2020

DUP 2021 – 2023 DEL COMUNE DI CANTU’ - Spunti per un’analisi critica


Il Comune di Cantù in base al D.lgs. n. 126/2014, attuati i processi di armonizzazione dei diversi sistemi, deve conformare la propria gestione oltre che ai principi contabili generali anche al principio della programmazione, con il collegamento del ciclo di gestione delle Performance.
Il DUP è pertanto lo strumento per la misurazione e la valutazione delle performance dei Comuni.
Il nuovo art. 170 del TUEL sostituisce la Relazione Previsionale e Programmatica (RPP) con il DUP, che rappresenta la guida strategica ed operativa dell'ente locale, organizzata in due sezioni: quella strategica che ha come orizzonte temporale di riferimento il mandato amministrativo e quella operativa che invece è riferita al bilancio di previsione.
Il DUP è propedeutico proprio al bilancio di previsione e costituisce la guida strategica ed operativa che consente di affrontare unitariamente e sistematicamente le discontinuità ambientali ed organizzative.
Il D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto decreto Cura Italia), all’articolo 107, comma 6, per le note vicende pandemiche, ha rinviato la presentazione al Consiglio Comunale del DUP 2021-2023 al 30 settembre 2020 (anziché al 31 luglio).
L’importanza del DUP, da me sottolineata anche in conferenza Capigruppo, deriva dal fatto che, nel rispetto del principio di coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, esso costituisce il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
Mi pongo, allora, la domanda: l’articolazione del DUP presentato questa sera in Consiglio ha consentito al Comune di Cantù di valorizzare tutti gli aspetti di integrazione logica ed operativa tra il controllo strategico e la gestione della performance?
A mio parere no.
Cecherò, nel breve tempo concesso, di illustrare le ragioni per cui sono giunto a tale conclusione.
Partendo dalla programmazione, oggi strumento indispensabile di gestione e amministrazione dell’ente.
La programmazione è un processo di analisi e valutazione che, prevedendo, predisponendo, raffrontando e coordinando coerentemente tra loro le politiche prescelte e la pianificazione ai vari livelli di progettazione, consente di organizzare, in un determinato ambito temporale, le attività e le risorse necessarie per conseguire gli obiettivi prefissati nel perseguimento dell’interesse generale alla promozione dello sviluppo sociale ed economico della comunità amministrata.
Gli ambiti entro cui si formano i procedimenti volti alla programmazione prevedono una serie di fasi partecipative che devono consentire ai cittadini ed ai portatori di interesse di:
- conoscere gli obiettivi ed i programmi di bilancio, oltre ai risultati che l’ente si propone di conseguire;
- valutare, nell’applicazione degli indirizzi prescelti, il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione.
In conseguenza i documenti della programmazione devono esprimere il collegamento tra:
- i contenuti della programmazione;
- i cittadini ed i portatori di interesse di riferimento;
- le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili;
- le responsabilità di indirizzo politico amministrativo, di gestione e di controllo.
Ecco la ragion per cui la programmazione deve prevedere:
- un programma di governo, riservato agli organi di indirizzo politico e di attuazione che definisce le finalità e gli obiettivi di gestione perseguiti dal Comune, anche attraverso il sistema degli enti strumentali e società controllate e partecipate;
- gli indirizzi di finanza pubblica sia in ambito europeo che nazionale.
La valenza pluriennale del processo di programmazione è collegata alla necessità di estendere al medio periodo l’orizzonte delle decisioni da assumere e delle verifiche da compiere, il DUP non è una semplice “autorizzazione” del bilancio di previsione, ma deve preventivamente valutare:
- l’affidabilità e incisività delle scelte e dei programmi politici;
- la chiarezza degli obiettivi;
- l’uso efficiente delle risorse disponibili.
La breve, ma necessaria premessa di carattere introduttivo precede l’analisi.
A) L’ ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE ALL’ENTE.
1. obiettivi nazionali e regionali.
Si prende atto, e questo pare una notevole presa di posizione da parte di un’amministrazione di centrodestra, a trazione leghista (e dunque “sovranista”) che il Comune di Cantù riconosce la funzione fondamentale dell’U.E. riconoscendo che le sue iniziative potrebbero favorire la crescita (la fonte è il bollettino economico della Banca d’Italia).
Per quanto riguarda la Regione Lombardia, con la legge regionale n. 9 del 4 maggio 2020 “Interventi per la ripresa economica”, è prevista una spesa complessiva di euro 3.000.000.000,00 per il rilancio dell’attività delle imprese e per la realizzazione di interventi a vantaggio delle comunità locali.
Le misure approvate hanno la finalità di finanziare una o più opere pubbliche per ogni Comune lombardo, per le Province e per la Città Metropolitana, a condizione che non siano già integralmente finanziati da altri soggetti. Sono disponibili per questa finalità 400.000.000,00 euro suddivisi negli anni 2020 e 2021.
Gli interventi realizzabili dai Comuni rientrano nei seguenti ambiti:
a) sviluppo territoriale sostenibile, compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l'adeguamento e la messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, abbattimento delle barriere architettoniche e interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico e per la riqualificazione urbana;
b) efficientamento energetico, compresi interventi volti all'efficientamento dell'illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
c) rafforzamento delle infrastrutture, indispensabili alla connessione internet, con particolare riferimento alla fibra ottica e alla realizzazione e ampliamento di aree “free wi-fi”.
Allo stato, con decreto 10266 del 4 settembre 2020 La Regione Lombardia ha validato, solo considerando la Provincia di Como, 18 progetti strettamente correlati agli interventi realizzabili: non figurano progetti del Comune di Cantù.
Occorreva, dunque, nell’ambito dell’attività di programmazione di cui si è riferito nella parte introduttiva, non limitarsi ad indicare gli ambiti di investimento, ma operare concretamente per ottenerli con progetti tempestivi e credibili.
Allo stato la nostra città non figura tra i soggetti che hanno presentato progetti finanziabili.
2. Valutazione della situazione socioeconomica.
Dietro la definizione di marketing territoriale (finalizzato, secondo il DUP, a migliorare la competitività del sistema canturino) - si cela una sorta di parola taumaturgica che dovrebbe risolvere i problemi del settore. Ma le iniziative sono limitate ad esperienze che hanno dimostrato, nella loro attuale conformazione, di non essere particolarmente performanti: Il DUC, esteso all’intera città, il festival del legno che stenta ad uscire dall’ambito strettamente localistico e l’iniziativa shopping & design che, se limitata alla nostra città, resta un intervento in scala ridotta. Riproporre stancamente, in assenza di nuove idee e progetti, iniziative avviate da altre amministrazioni rappresenta per la maggioranza l’obiettivo strategico per risollevare l’economia della città.
Tralasciamo l’appiattita analisi dei dati economici che, riferiti a soli due anni, non hanno alcun senso: per capire l’evoluzione economica occorre ben altro, nella consapevolezza che le serie storiche presentano, in genere, oscillazioni secondo un andamento di lungo periodo. Serie che, nel campo economico, comprendono: 1) Trend: (movimento tendenziale di lungo periodo che considera l’evoluzione strutturale in base a cause sistematiche; 2) il ciclo congiunturale (la valutazione di condizioni più o meno favorevoli, di espansione e contrazione); 3) la stagionalità (che valuta le oscillazioni dovute a fattori climatici o sociali), 4) l’accidentalità che considera movimenti irregolari, provocati da una serie di circostanze impreviste
L’analisi è carente poiché non considera alcuna serie.
Inoltre, il DUP predisposto dalla maggioranza è un documento irreale (nel senso che non contempla la realtà): Mi limito al dato normativo (largamente incompleto): come se nulla fosse accaduto, nella valutazione della situazione socioeconomica locale, mancano riferimenti puntuali alla pandemia e agli interventi richiesti da una situazione ben lungi dall’essere normalizzata. Eppure con la G.U. n. 26 dell'1 febbraio 2020 ha pubblicata la Delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020, contente la Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e siano seguite una serie di interventi tra cui il decreto legge 23 febbraio 2020, n.6, cui hanno fatto seguito diversi decreti attuativi; sono stati altresì approvati il decreto legge 2 marzo 2020 n. 9, per introdurre misure di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese insistenti nei territori maggiormente colpiti nella prima fase di diffusione del virus Covid-19, il decreto legge n. 11 del 2020, avente ad oggetto misure straordinarie per la giustizia, il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 recante misure economiche per il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, il decreto legge 25 marzo 2020, n. 19 recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 applicabili sull’intero territorio nazionale, il decreto legge 8 aprile 2020 n. 22, recante misure urgenti sulla regolare conclusione e sull’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, il decreto legge 8 aprile 2020 n. 23 recante misure urgenti sulla in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici (e mi fermo per non rendere stucchevole il discorso).
Allo stesso modo, la semplice analisi demografica non indica alcun fatto significativo in vista di una seria programmazione pluriennale (il mandato dura cinque anni).
B) ANALISI CONDIZIONI INTERNE
La verifica sui SIEG (Servizi di interesse economico generale) e sui servizi privi di interesse economico (in genere i servizi sociali) non esprime nulla di innovativo, limitandosi a censire l’esistente, senza alcuna visione strategica sulle modalità attraverso cui esplicare servizi fondamentali da erogare alla comunità di riferimento.
C) OBIETTIVI STRATEGICI
Sugli obiettivi strategici basta un esame, solo a campione, per dimostrare le carenze evidenziate a livello generale.
Missione 1 – servizi istituzionali e di gestione. Si prevede una spesa di oltre 2.300.000 euro per ordinarie funzioni amministrative (coordinamento dell’attività amministrativa dell’apparato comunale in funzione degli … indirizzi). Attendiamo, a consuntivo, un dettagliato rendiconto di gestione.
Missione 3 – ordine pubblico e sicurezza. Senza alcun riferimento alle gravi marginalità e al necessario raccordo con la sicurezza sociale, il massimo sforzo resta quello di diffondere la cultura della legalità … obiettivi resi particolarmente indicativi dall’attuale flusso migratorio che ha implementato il tasso di insicurezza percepite…
Pu non considerando l’insostenibile equazione: necessaria diffusione della cultura della legalità a causa del flusso migratorio, non si valuta che il tasso migratorio, dopo il picco del 2014, è calato.
Missione 5 – tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali. A parte un refuso evidente a pag. 119, e l’ampia descrizione dell’attività del settore, tra le linee politiche di mandato, l’obiettivo è quello, generale, della valorizzazione … (il che significa assenza di indirizzi).
In relazione alle attività culturali le stesse linee di mandato sono il censimento di iniziative e manifestazioni già da tempo avviate, senza alcuna progettualità per promuovere la cultura, collegandola al patrimonio artistico e monumentale della città e alla grande tradizione artigiana nel settore del legno a al design.
Missione 7 – Turismo. Un'unica iniziativa: il carnevale canturino (che, fortunatamente non ha bisogno della maggioranza per camminare da solo). Non si aggiunge altro!
Missione 8 – assetto del territorio. In disparte il riferimento all’attività di supporto per un progetto non ancora presentato (palasport), in relazione all’edilizia residenziale pubblica non si registra alcuna iniziativa di housing sociale, nonostante vi sia un fitto programma di assistenza per che ha problemi abitativi e l’obiettivo resta la manutenzione di un solo immobile. In relazione ai rifiuti, accanto alla previsione dell’aumento dei costi del servizio, nessun riferimento, negli indirizzi, all’economia circolare (end of waste), alle clausole sociali ed ambientali e alla possibilità di affidare il servizio attraverso un partenariato pubblico privato istituzionalizzato. Il parco delle Groane resta per la maggioranza una fonte di spesa e non una risorsa da tutelare e promuove (l’obiettivo è partecipare alla spesa). Per l’inquinamento dell’aria si intende spendere la mirabolante cifra di € 1.000 (per la manutenzione dell’impianto fotovoltaico). Eppure, solo 16 gennaio 2020, il PM 10 a Cantù era salito a 99 (il più alto della provincia, fonte CIAOCOMO). Manca ogni linea di indirizzo sulla rigenerazione urbana, sulla necessaria variante di piano, sugli ambiti strategici (ex De Amicis, Castello Pietrasanta, Aree dismesse) e neppure si comprende come questi temi saranno affrontati, a livello organizzativo, nella pianificazione. Si tornerà agli incarichi esterni all’Ente?
Missione 10 – La scheda del TPL locale non è neppure aggiornata. Nonostante sia stata annunciata la rivoluzione (in realtà l’involuzione) delle linee urbane, con la soppressione BUS-TU (rimane la sola linea urbana 3, per 301.000 euro di contributo), rimane indicato, nella missione 10, … il BUS-TU! Mancano indirizzi ed obiettivi ed un piano per la mobilità urbana sostenibile.
Bisognerebbe aggiungere altro, ma il tempo è tiranno. A voi consiglieri, ma soprattutto ai cittadini, le considerazioni.
Vincenzo Latorraca