giovedì 19 gennaio 2017

CANTU' CITTA' APERTA

Non è il richiamo alla cinematografia del neorealismo italiano che mi induce alla citazione contenuta nel titolo: si tratta piuttosto di un richiamo allo spirito dei canturini, sempre rivolto verso il milanese e verso le qualità riconosciute che il capoluogo di regione sempre ci ispira: non solo sotto il profilo economico, ma anche per gli aspetti morali e spirituali della diocesi cui la città appartiene. Essere aperti significa avere la capacità per comprendere le nuove problematiche che la complessità ci pone, adattando le risposte a seconda delle necessità contingenti, senza però perdere i riferimenti valoriali. Il governo della città non significa solo sostituire le lampadine con i led o asfaltare le strade (interventi comunque importanti), ma vuol dire riscoprire i valori della partecipazione nelle scelte, secondo un principio di sussidiarietà: perché alle opere di arredo o di manutenzione che riguardano un singolo quartiere deve provvedere la Giunta quando è possibile che l’assemblea, strumento di cui la nostra maggioranza ha dotato l’amministrazione, decida con maggiore cognizione di causa? Essere aperti vuol dire riconoscere che il molteplice non ha risposte univoche e che le decisioni importanti sono il frutto di processi, anche travagliati, in cui la comunità si interroga sulla risposta migliore per affrontare i problemi imposti dai tempi. Alle chiusure sono preferibili le aperture, anche di credito: è in gioco il nostro futuro.

giovedì 12 gennaio 2017

CRESCERE CON L'AMBIENTE

Nel corso del mandato amministrativo che sta per concludersi si sono individuati alcuni punti qualificanti da cui partire per pensare ad una città aperta e moderna che vive in un contesto dinamico, pronta a cogliere ogni opportunità di crescita sociale, culturale ed economica. Ad esempio il parco regionale che comprenderà la Brughiera Briantea. Attorno all'idea del parco sono state elaborate, nel piano di governo del territorio, alcune linee di indirizzo che hanno previsto strette connessioni con l'area protetta, per la creazione della rete verde comunale, intesa come un continuum che si inserisce nel consolidato urbano. Anche l'idea di restituire ampi comparti del territorio alla propria vocazione originaria, prime propaggini delle aree a più stretta tutela, ha inteso preservare e promuovere quei preziosi elementi di naturalità rimasti. Certo Cantù resta un distretto ad alta densità produttiva, ma i continui cambiamenti in atto e la necessità di coniugare ambiente ed economia, possono rappresentare importanti fattori di sviluppo se, promuovendo le riserve naturali, si colgono le occasioni offerte, ad esempio, dai fondi europei di sviluppo regionale. Lo scorso dicembre la Giunta Regionale ha approvato, in tale ambito, secondo le linee dell'accordo di partenariato Stato-Regioni, un indirizzo che prevede il finanziamento a fondo perduto per progetti di riqualificazione di strutture ricettive e di pubblici esercizi. Sono disponibili, per le aziende private, fondi sino a 35.000.000 di Euro. Il secondo passo delle amministrazione è sostenere e coordinare l'azione di ricerca di fondi comunitari per programmi e progetti che prevedano anche partenariati pubblico-privato.

lunedì 9 gennaio 2017

COMPETENZE E PARTECIPAZIONE

L’amministrazione degli enti locali oggi richiede un elevato livello di competenze, molto più che in passato. Non sono sufficienti l’onestà e l’impegno, che restano dei pre-requisiti indispensabili. La dimensione del governo locale impone modalità nuove che devono prevedere moduli organizzativi conformi ad una gestione adattativa che consideri, da un lato, il drastico calo delle disponibilità finanziarie e dall'altro le molteplici opportunità offerte dalle semplici sinergie sino agli accordi con enti, associazioni o comunque soggetti, sia pubblici che privati. Progettazione e programmazione degli interventi e delle erogazioni costituiscono, oggi, la chiave di volta sia per costruire rapporti proficui che per il fund raising. Con una semplice metafora cercherò di chiarire meglio la mia esposizione, riferendomi alla fisiologia delle piante. Se ad un albero viene a mancare l’acqua, la prima reazione sarà il disseccamento delle foglie e dei rami periferici della chioma. Ma nei casi di siccità la sua salvezza non dipenderà esclusivamente dal ritorno, auspicabile, dell’acqua, ma anche dalla possibilità che le radici abbiano trovato, in profondità, terreno umido che consenta la loro sopravvivenza. Si tratta, per le organizzazioni complesse, di creare meccanismi flessibili che consentano cambiamenti rapidi quando si rendono necessari per mantenere le proprie finalità. La vera sfida resta però quella di attivare questi meccanismi coniugandoli alla partecipazione, il punto nodale della politica che, con i partiti, ha toccato il punto di non ritorno. Fra l'avanzare dell'autoritarismo ed una maggiore partecipazione ed impegno per i beni comuni, quale appare la soluzione più auspicabile?