venerdì 15 gennaio 2016

diverso è possibile: IL LIBRO DELLE FAVOLE DI UN PICCOLO GRANDE UOMO

diverso è possibile: IL LIBRO DELLE FAVOLE DI UN PICCOLO GRANDE UOMO: Un consigliere comunale della minoranza, a Cantù, in occasione dell'approvazione del Piano per l'eliminazione delle barriere arch...

IL LIBRO DELLE FAVOLE DI UN PICCOLO GRANDE UOMO

Un consigliere comunale della minoranza, a Cantù, in occasione dell'approvazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, nello scorso mese di dicembre, ha parlato di libro delle favole affermandosi d'accordo con le intenzioni espresse nel piano, ma assai dubbioso sulla sua pratica attuazione. Forse è bene partire proprio dal piano che la città di Cantù ha finalmente deciso di approvare, con la previsione di investire, con una programmazione accorta, secondo scale di priorità individuate, parte dei proventi che l'Amministrazione introita per gli interventi edilizi. Ma non si tratta solo di programmare gli interventi per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. Si è scelto di promuovere anche le iniziative dei privati, prevedendo degli incentivi per chi decide, nei luoghi privati aperti al pubblico, di garantirne l'accessibilità. E' una battaglia di civiltà in favore non solo di una categoria di cittadini svantaggiati, ma per tutti. La città, per definizione, è di tutti, senza esclusioni e le esclusioni colpiscono l'intero tessuto sociale che non deve, in alcun modo, privarsi di alcuni cittadini per l'esistenza di impedimenti fisici che non consentono la fruizione collettiva. L'approvazione del piano, di per sé, è una grande vittoria nella battaglia di civiltà per l'affermazione del diritto all'inclusione sociale. Ma sono sicuro, per smentire quel consigliere, che a Cantù non ci fermeremo alla sola approvazione del piano. C'è un piccolo grande uomo di grande sensibilità e tenacia di cui Lavori in Corso è fieramente orgogliosa: Aldo Stoppani. Aldo non è solo un consigliere comunale attento e disinteressato: è molto di più. Sta dedicando tutto il suo impegno alla città ed il piano è il frutto della sua dedizione e del suo pungolo continuo. Con Aldo le favole (o meglio le fiabe) siamo certi si tradurranno in realtà. Grazie Aldo, da tutti noi.

venerdì 1 gennaio 2016

GUERRE POCO STELLARI (CON MOLTI DANARI)

Comincio il 2016 con una recensione a cui non posso sottrarmi avendo seguito la saga di George Lucas, per contaminazione, sin dal principio. Ho atteso sino a ieri per vedere episodio VII avendo avuto il sentore che l'uragano mediatico nascondesse il vuoto. Purtroppo é proprio così. L'ultimo film, targato Disney, è l'episodio I di un'altra storia. Non tanto per i nuovi personaggi inseriti con la stucchevole sensazione del doveroso politically correct (tanto melenso quanto irritante), ma soprattutto per la ripetizione di temi e situazioni che non propongono alcuna visione, ma si limitano all'artigianale sbozzatura del dejà vu. Una morte nera ingigantita, un nuovo eroe negativo ridicolmente mascherato, vera caricatura del complesso e intrigante Darth Vader della saga. Senza parlare del ridicolo Snoke, un mediocre ibrido tra Lord Voldemort e l'orco bianco dello Hobbit. Nulla è convincente: neppure il bolso Han Solo (Harrison Ford), contrabbandiere con i reumatismi, ancora (!) al centro dell'azione, che duetta ridicolmente con una Leia Organa (Carrie Fisher) spenta e inutile. Purtroppo la macchina (questa si, davvero temibile) del merchandise è innestata: saremo funestati da altri episodi...