giovedì 23 ottobre 2014

UN’OCCASIONE DALLA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

Non nascondiamolo: Lavori in Corso non ha mai ritenuto che il progetto per la realizzazione con finanza di progetto del Palazzetto dello sport fosse quello ideale. Lo avevamo criticato dalle file dell’opposizione, segnalando alla Giunta della precedente maggioranza (lega e Forza Italia) le criticità del progetto, con un pressante invito a ripristinarne l’equilibrio economico finanziario. Siamo rimasti voce inascoltata e la sanzione della censura è arrivata proprio dall’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici. Responsabilmente abbiamo cercato, sino all’ultimo, di salvare il contratto, ponendo l’Amministrazione comunale in una posizione di forza. Non è, purtroppo, servito. A questo punto, a fronte dell’inevitabile risoluzione del contratto, è fondamentale pensare al futuro. La Pallacanestro Cantù è una risorsa preziosa ed invidiabile per la nostra città: dobbiamo cercare in tutti i modi di darle una casa all’altezza del suo prestigio.  L’occasione per ripensare al progetto, in modo partecipato, lasciando da parte casacche e bandierine, si ripresenta. Questa volta non dobbiamo assolutamente fallire: ne va dell’onore di una città che ha costruito con orgoglio il proprio benessere, assumendo un ruolo importante nei settori produttivi che tutti conosciamo. Cantù ha un cuore pulsante che non possiamo tradire per la terza volta. Ma il basket non è solo patrimonio della città. C’è una dimensione più ampia, pubblica e privata, da coinvolgere. E’ il momento di sedersi attorno ad un tavolo per pensare ad un progetto sostenibile che preveda sinergie ampie, con l’unico obiettivo di realizzare un progetto sostenibile sotto ogni profilo: finanziario, energetico e gestionale. Idee, forze e volontà non mancano. Occorre unirle.
Enzo Latorraca

domenica 12 ottobre 2014

DON LINO L'IMMAGINE DI CANTU'

Se c'è un'immagine che rappresenta la nostra città, quell'immagine è di Don Lino Cerutti.  Don Lino, uomo di Chiesa esemplare, generoso e legato alla nostra città. Vicino agli umili e alle persone ai margini della società. Un canturino esemplare al quale auguriamo, di cuore, una pronta guarigione.
Al contrario Borghezio è totalmente estraneo alla Cantù che conosco da quando sono nato. Personaggi come Borghezio evocano esclusivamente, in visioni apocalittiche, chiusure e scontri di civiltà, contribuendo ad alimentare la xenofobia, l'odio, la contrapposizione. Sproloquia senza neppure essere informato che il referendum dipende esclusivamente dai suoi uomini: il Comune di Cantù ha messo a disposizione della città strumenti di democrazia diretta più accessibili. Se oggi il referendum non si svolge è solo perché la Lega tema di misurarsi con esso. Le firme, infatti, per volontà della Lega, non sono state raccolte con le modalità previste dal regolamento comunale.
Ci sono due visioni: l'una concreta e pragmatica, pronta ad ascoltare l'altro, concedendo spazi per la preghiera anche se si tratta di una religione diversa dalla cattolica; l'altra prevede, il divieto, la contrapposizione ed il rifiuto, anche solo di percepire, che gli altri, i migranti, sono già tra noi, vivono, lavorano e contribuiscono al benessere della nostra comunità.
Naturalmente i criminali, i terroristi, gli integralisti e coloro che non rispetto le leggi della comunità non sono tra loro. La Lega finge di non saperlo.