domenica 12 ottobre 2014

DON LINO L'IMMAGINE DI CANTU'

Se c'è un'immagine che rappresenta la nostra città, quell'immagine è di Don Lino Cerutti.  Don Lino, uomo di Chiesa esemplare, generoso e legato alla nostra città. Vicino agli umili e alle persone ai margini della società. Un canturino esemplare al quale auguriamo, di cuore, una pronta guarigione.
Al contrario Borghezio è totalmente estraneo alla Cantù che conosco da quando sono nato. Personaggi come Borghezio evocano esclusivamente, in visioni apocalittiche, chiusure e scontri di civiltà, contribuendo ad alimentare la xenofobia, l'odio, la contrapposizione. Sproloquia senza neppure essere informato che il referendum dipende esclusivamente dai suoi uomini: il Comune di Cantù ha messo a disposizione della città strumenti di democrazia diretta più accessibili. Se oggi il referendum non si svolge è solo perché la Lega tema di misurarsi con esso. Le firme, infatti, per volontà della Lega, non sono state raccolte con le modalità previste dal regolamento comunale.
Ci sono due visioni: l'una concreta e pragmatica, pronta ad ascoltare l'altro, concedendo spazi per la preghiera anche se si tratta di una religione diversa dalla cattolica; l'altra prevede, il divieto, la contrapposizione ed il rifiuto, anche solo di percepire, che gli altri, i migranti, sono già tra noi, vivono, lavorano e contribuiscono al benessere della nostra comunità.
Naturalmente i criminali, i terroristi, gli integralisti e coloro che non rispetto le leggi della comunità non sono tra loro. La Lega finge di non saperlo.

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