venerdì 4 maggio 2012

SE NON ORA QUANDO


Tra Le massime dei Padri, nel Talmud, troviamo: «Se non sono io per me, chi sarà per me? E quand’anche io pensi a me, che cosa sono io? E se non ora, quando?». Primo Levi usò l'ultima delle massime per intitolare il suo meno noto e più corposo romanzo. Sia anche il principio del nostro cammino politico. Tocca a noi, non possiamo tirarci indietro in un momento così difficile per tutti. Tocca a noi dimostrare che diverso è possibile con la democrazia partecipata, con i principi di competenza e merito, senza dimenticare il sostegno ai più bisognosi e disagiati, travolti, impotenti, dalla crisi. Non possiamo che  contare su noi stessi. La politica, nel tentativo di conservare i propri privilegi, è disposta a tutto. La maggioranza che sostiene il Governo ne  è la prova lampante. Il centrosinistra attua con il governo politiche ultraliberiste. Il centrodestra avalla il fardello di una tassazione insostenibile. Nella seconda delle massime, ritroviamo il desiderio di restare fedeli a noi stessi, ai nostri principi. E giunge, infine, il monito che ci sprona verso un'occasione, forse, irripetibile. Se non ora quando, cari amici (o compagni, per me fa lo stesso) di Lavori in Corso?