martedì 19 maggio 2020

CHIEDIAMO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO E PARTECIPATO



Ora che si riparte occorre ripensare al ruolo della politica, partendo anche dalla politica locale. Quella vicina ai cittadini, tra le persone. Mai come nell'emergenza la politica è sembrata tanto impotente e così distante dalla nostra quotidianità. La ridda di decreti, ordinanza, linee guida e protocolli (il presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma ne ha pesati per otto chili) ha creato un diffuso senso di disagio, di malessere. Alcuni di coloro che hanno un ruolo di governo negli enti locali hanno pensato che l’unica strada fosse annunciare i dati, comunicare i provvedimenti, reprimere e sanzionare le condotte difformi. Eppure non sarebbe stato difficile attuare, in una fase così delicata, il principio della partecipazione. Tante persona, costrette nelle proprie abitazioni, avrebbero potuto riscoprire il reale scopo della politica: attuare le scelte migliori nell'interesse comune, esercitando un potere diffuso e non verticistico. Ecco la ragione per cui l’opposizione, unita, ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto, che preveda la partecipazione dei cittadini, dei componenti della Consulta per l’economia e dei rappresentanti degli enti e delle associazioni del terzo settore. Riteniamo che sia doveroso, da parte della maggioranza che amministra la città, illustrare e discutere il piano predisposto per il graduale rientro alla normalità con i cittadini. Ripartendo dalla partecipazione