venerdì 29 luglio 2016

NESSUNA GUERRA IN NOME DI DIO


Gli avvenimenti che hanno recentemente insanguinato l’Europa ci inducono a tristi riflessioni sulle orribili barbarie a cui nessuno di noi deve abituarsi, ma soprattutto ci spingono ad agire. Gli uomini di buona volontà, coloro che sono animati dalla ragione e rifuggono da facili quanto pericolose conclusioni sulla presenza di due mondi inconciliabili, irrimediabilmente avversi in quanto fondati su fedi diverse, devono impegnarsi per la pace. Non per vigliaccheria o buonismo: ogni attacco alla civiltà, ogni miserabile ed ignobile atto volto a sopprimere la vita deve essere combattuto con ogni mezzo lecito. La pace tra i popoli di religioni diverse è il fondamento delle nostre costituzioni che promuovono la libertà di culto proprio per garantire i diritti che cementano la casa comune. Cattolici e musulmani, ma anche tutti coloro che laicamente sostengono le ragioni della civiltà contro il buio e le paure che alimentano i pregiudizi, hanno un compito delicato e cruciale in un momento in cui chiamarsi fuori non è accettabile.

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