venerdì 13 aprile 2012

IL TRENO DELLA LUNA

Per aver espresso un giudizio negativo nei confronti di un'imposta ingiusta come l'IMU, facendosi carico di avviare e sostenere ogni azione che possa condurre alla sua abrogazione, Lavori In Corso viene accusata di demagogia. Al contrario chi, come il P.D., sbandiera il tema della “Pedemontana Ferroviaria”  come se si trattasse di un'ipotesi realistica ed utile ai canturini, vorrebbe accreditarsi come un interlocutore serio e credibile. Ma davvero Pagani crede all'ipotesi di un irrealizzabile quanto inutile "Diretto Lecco-Cantù-Lugano”?  A cominciare dalla locandina dell'incontro, la fantasia supera la realtà:  viene abbinata al titolo l’immagine di un ICE, un treno tedesco da 300Km/h! Inoltre, la proposta di trasformazione di una linea a binario unico non elettrificata in una a doppio binario, elettrificata ed infrastrutturata come quella ipotizzata dal progetto “Pedemontana Ferroviaria” ha costi proibitivi e non è sorretta da concrete esigenze internazionali di trasporto. Basti pensare che non si riesce a fare il raddoppio sulla linea internazionale Como-Monza-Milano che è addirittura la prosecuzione italiana di Alptransit! Agli svizzeri, del resto, interessa potenziare il tratto Chiasso-Como-Merone non per il traffico passeggeri, ma per quello merci. Si tratta, evidentemente, di un inutile libro dei sogni, sorretto unicamente da finalità elettorali. Al contrario, se volessimo ragionare di ipotesi concrete e utili per la Città, bastterebbero alcune semplici considerazioni. La linea Como-Cantù-Molteno-Lecco, prossima al centro della città, è assolutamente sottoutilizzata, mentre, come tutti sanno, esiste un intenso flusso pendolare (prevalentemente scolastico) che ogni mattina utilizza autobus sovraffollati o ricorre ai veicoli privati contribuendo all'intensificazione del traffico. Negli anni corsi ha rischiato, come noto, la chiusura come “ramo secco”, ma attualmente la Regione, tramite Trenord, sta inserendo nuovi locomotori diesel ATR115 e ATR125.  Basterebbe, allora, un piano di riqualificazione delle stazioni (attualmente da terzo mondo), con parcheggi, servizi, integrazione di servizi commerciali e non solo per rispondere alla priorità dei canturini che non è tanto salire su un treno ad alta velocità per andare a Lugano, quanto piuttosto quella di prendere un treno decente, a cadenza intensa, per andare a scuola o al lavoro. Da questo punto di vista, creando le sinergie con il comune di Como e la Provincia, si potrebbe rispolverare il progetto giusto, che, sulla carta, c’è già: si chiama MTV 2003, predisposto dal comune di Como e dal Politecnico di Milano. Prevede, oltre alla tratte urbane a Como città anche una linea fino nel centro di Cantù, proprio razionalizzando il transito sui binari “secchi” della linea Como-Cantù-Molteno-Lecco. Non resta che chiedersi, a questo punto, se la demogogia non alberghi in altri schieramenti che vorrebbero atteggiarsi a sussiegosi maestri della (vecchia) politica. 

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