Il Vicesindaco con delega al Commercio non perde tempo ed
arriva la sua risposta scontata. Risolve tutto (forse ha un suggeritore?) ricordando che il P.G.T. era
stato approvato da Lavori in Corso, quando ricoprivo l’incarico di Assessore
all'Urbanistica. Dimentica, però, di precisare che la sua parte politica, dal
2005 al 2012, aveva speso oltre un milione di euro per adottare (e non
approvare) uno strumento urbanistico che prevedeva un consumo ulteriore di suolo, con numerose osservazioni degli enti sovraordinati. Dimentica che
il P.G.T. attuale è stato approvato, a costo zero, con le risorse interne,
in soli venti mesi ed è in vigore dal 2014. Dovrebbe anche sapere che il P.G.T.
non prevede supermercati, ma destinazioni produttive oltre a quelle
ammissibili. Dovrebbe ancora ricordare che la direttiva Dir. n. 123/2006/CEE ed
i provvedimenti legislativi attuativi che si sono succeduti nel 2011 e 2012
limitano ogni contingentamento dell'attività commerciale e che il P.G.T. è uno
strumento dinamico: quando fu approvato, nel 2014, era in atto una crisi
sistemica dell'economia e non vi erano le attuali proliferazioni incontrollate.
Negli anni successivi alla pubblicazione del P.G.T., chi governa l'urbanistica avrebbe
dovuto avviare un procedimento di variante per esercitare la tutela di ambiti
particolari o per porre particolari limitazioni in presenza di situazioni di
viabilità critiche o per l'assenza di infrastrutture o la per necessità di
preservare l'ambiente. La Lega, che “amministra” dal 2017, semplicemente, non
ha fatto nulla: la colpa è di coloro che hanno fatto.
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