L’Assessore Ferrari, con delega ai trasporti, pare
intenzionato a liquidare la rete del TPL (trasporto pubblico locale) con poche
e rapide mosse, senza mai premurarsi del confronto in Commissione consiliare,
come del resto è ormai metodo validato della lega canturina (e dei suoi
alleati). La stampa locale ci informa che l’idea del Bus-tù è giunta al
capolinea (quale, però, non è dato saperlo). Erroneamente, nell’articolo in
cronaca, il progetto viene attribuito ad ASF, mentre in realtà l’idea era dell’amministrazione
civica, quando avevo la delega ai trasporti. Un’idea sulla quale avevamo avuto
non poche diversità di vedute con il gestore della linea. Alla fine, si
convinsero e decollò il primo (purtroppo unico) esperimento di bus a chiamata
in provincia di Como, accolto con favore anche dalle riviste di settore. Il servizio aveva alcune criticità: servivano più vetture,
una maggiore copertura del territorio e delle fasce orarie. Era la direzione da
seguire. Al contrario l’Assessore, senza alcun confronto, decide di liquidare
un’esperienza innovativa senza alcuna alternativa. Dimenticando che alcuni centri
della città e le frazioni come Fecchio non sono serviti dai bus. Che il solo
potenziamento della linea urbana 3, l’unica rimasta, non servirebbe a nulla.
Ecco la ragione per cui l’assessore mi sembra più un liquidatore che un amministratore.
Smontare, come tutti sanno, è molto più facile che costruire.
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