Nel
corso del mandato amministrativo che sta per concludersi si sono individuati alcuni punti qualificanti da cui partire per pensare ad una
città aperta e moderna che vive in un contesto dinamico, pronta a
cogliere ogni opportunità di crescita sociale, culturale ed
economica. Ad esempio il parco regionale che comprenderà la
Brughiera Briantea. Attorno all'idea del parco sono state elaborate,
nel piano di governo del territorio, alcune linee di indirizzo che
hanno previsto strette connessioni con l'area protetta, per la
creazione della rete verde comunale, intesa come un continuum che si
inserisce nel consolidato urbano. Anche l'idea di restituire ampi
comparti del territorio alla propria vocazione originaria, prime
propaggini delle aree a più stretta tutela, ha inteso preservare e
promuovere quei preziosi elementi di naturalità rimasti. Certo Cantù
resta un distretto ad alta densità produttiva, ma i continui
cambiamenti in atto e la necessità di coniugare ambiente ed
economia, possono rappresentare importanti fattori di sviluppo se,
promuovendo le riserve naturali, si colgono le occasioni offerte, ad
esempio, dai fondi europei di sviluppo regionale. Lo scorso dicembre
la Giunta Regionale ha approvato, in tale ambito, secondo le linee
dell'accordo di partenariato Stato-Regioni, un indirizzo che prevede
il finanziamento a fondo perduto per
progetti di
riqualificazione di strutture ricettive e di pubblici esercizi. Sono
disponibili, per le aziende private, fondi sino a 35.000.000 di Euro.
Il secondo passo delle amministrazione è sostenere e coordinare
l'azione di ricerca di fondi comunitari per programmi e progetti che
prevedano anche partenariati pubblico-privato.
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