Spesso, in Consiglio, Antonio
Pagani ha affermato che il PD canturino era pronto a governare. Sembrava conoscessero ogni ambito dell'amministrazione.
Insomma, in ogni occasione, una
portentosa lezione dalla quale trarre insegnamenti. Devo dire, invece, che di
urbanistica masticano davvero poco. Confondono i piani e dimostrano, al
contrario, che la lezione non la sanno. Non sanno leggere il documento di piano
e non conoscono la disciplina urbanistica. La dimostrazione sta nelle loro affermazioni
destrutturate. Confermano (come avrebbero potuto smentirlo!) di aver sostenuto
l'approvazione del PGT revocato, asserendo che con le osservazioni lo avrebbero
cambiato! Come pensare che uno strumento urbanistico possa essere modificato
nell'impianto, semplicemente accogliendo osservazioni di cui, peraltro, non
conoscevano neppure il contenuto. Ma la misura non è colma: addirittura
arrivano ad affermare che il PGT adottato sarebbe peggiore dello strumento
precedente. Probabilmente non lo conoscono e non lo hanno studiato, né
compreso. Ad onore del vero, anche sul punto il PD ha innestato la marcia
indietro: in Consiglio, all'atto dell'adozione, mi risulta che quella minoranza
si sia astenuta. Perché non ha votato contro? Le risposte sono due, tra loro
alternative, ma comunque eloquenti: 1) ritenevano che il piano fosse
perfettibile ed attendevano la fase partecipativa; 2) non lo avevano studiato e
non sapevano la lezione. Come è facile comprendere questi contorcimenti
nascondono due possibili verità: nel primo caso hanno cambiato idea
strumentalmente (e dunque al PD non interessa il bene comune); nel secondo caso
erano impreparati (dopo una serie numerosa di commissioni urbanistiche dedicate
al tema e dopo la VAS). Comunque la si giri questa è l'immagine del partito che
si riprometteva di amministrare Cantù. Un ultimo inciso sulla pretesa arroganza.
Dopo quell'epiteto ingiurioso scagliato
gratuitamente contro il Consigliere Tagliabue (che si commenta da solo e per il
quale Antonio Pagani ancora non ha formulato le scuse dovute) si deve anche
subire un'accusa gratuita da parte di una forza politica che mostra, ora, il
suo vero volto. Chi si dimostra davvero arrogante, oltre che saccente?
giovedì 28 novembre 2013
martedì 26 novembre 2013
LE NON-NOTIZIE CHE VORREBBERO DETTARE L'AGENDA POLITICA LOCALE
Gli ultimi due interventi in
cronaca locale del quotidiano “La Provincia” sono due casi
emblematici di “non-notizie”. Il primo riguarda la situazione di
Piazza Garibaldi. Non si sono novità rispetto ad una situazione nota
da tempo, in cui la precedente maggioranza aveva avviato le azioni
giudiziarie nei confronti dell'appaltatrice e dei professionisti
incaricati della progettazione e direzione lavori. Eppure, a tutta
pagina, si è dato spazio ad un tema come se fosse attuale, se non
per rimarcare che la problematica non è risolta. Allo stato, non mi
risulta che siano previsti ulteriori interventi di sistemazione o
manutenzione della Piazza. Altra notizia in cronaca, con il massimo
risalto, è quella concernente il PGT adottato. Leggendo l'articolo
parrebbe di cogliere un fronte ambientalista compatto, pronto a
denunciare una presunta – inesistente - cementificazione imminente.
Lavori In Corso, da forza politica sensibile ai temi ambientali,
sarebbe divenuta ben altro. In realtà Legambiente e il Comitato per
il Parco Regionale della Brughiera (al quale partecipiamo come forza
politica) hanno presentato delle osservazioni che riteniamo
contributi utili e sulle quali non abbiamo alcuna pregiudiziale. Non
mi pare che vi siano fronti o comitati di salute pubblica. Nonostante
nei giorni scorsi avessi rilasciato un'intervista in cui chiarivo la
portata di obiettivi prioritari (parco regionale, parchi comunali e
rete verde, aree sorgente restituite alla fruizione collettiva) e la
corretta versione sulle forti limitazioni nel consumo di suolo, ne è
scaturito l'articolo in cronaca che ha ben altro contenuto
ammiccando, aprioristicamente, a tesi infondate. Ne prendo atto con
rammarico: questo gioco non mi interessa.
domenica 24 novembre 2013
IL PIANO DI GOVERNO TUTELA IL TERRITORIO
Ci sono a Cantù soggetti (per fortuna pochi)
animati da propositi opachi e rancorosi che, sulla scorta di una pretesa
competenza (ma senza alcuna esperienza nella redazione di strumenti di
pianificazione), tentano di animare sterili dibattiti enumerando cifre ed
additando pretese falle nel progetto della città voluto dalle forze di
Maggioranza. Fanno parte di quella Cantù improponibile che, per fortuna, non è
rappresentativa della città. Ritengo opportuno, allora, ribadire i concetti che
sono alla base del P.G.T. Non senza dimenticare che abbiamo operato in
condizioni d'urgenza per il noto termine imposto dalla Regione (attualmente il
30 giugno 2014), disegnando il piano in pochi mesi con l'Ufficio di Piano,
senza affidare all'esterno la sua redazione. Veniamo, in primo luogo, al
consumo di suolo. Il documento di piano non ha indicato, tra i suoi fini, il consumo
zero, ma una forte limitazione nel consumo di suolo. L'obiettivo è stato
raggiunto se si considera che, in base al Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale, Cantù, che è polo attrattore per i comuni del circondario, avrebbe
potuto espandersi, rispetto al consolidato, del 2,5 %: Il PGT adottato ha
impiegato solo lo 0,25 %. La crescita sarebbe stata vicino alla zero assoluto
se non avessimo considerato il secondo obiettivo: incrementare il produttivo per
mantenere gli attuali livelli occupazionali. Qualcuno addita confronti non
proponibili tra lo strumento adottato ed il PRG vigente: si tratta di due
concezioni dell'urbanistica completamente diverse. In termini assoluti, devono comunque
considerarsi le aree sorgente, da restituire alla fruizione collettiva e che il
piano vigente aveva contemplato nel consumo di suolo. Si tratta di superfici
inserite in comparti strategici per la costruzione della rete verde comunale e
per il Parco Regionale della Brughiera, altro scopo fondamentale del piano. Le
cascine, oggetto di attenta ricognizione e patrimonio identitario della
tradizione rurale canturina, saranno tutelate, secondo l'espressa previsione
delle norme del piano delle regole, dall'intervento della Soprintendenza. Per
il De Amicis si è prescelto lo strumento partecipativo più idoneo per creare un
polo artistico e culturale, nella previsione di contemperare l'interesse
pubblico con l'esigenza del privato: il programma integrato d'intervento. La
viabilità, che resta uno degli obiettivi prioritari del futuro progetto di
mobilità urbana, è comunque oggetto di una progettazione diffusa, per comparto,
nell'intento di apportare, con l'applicazione del piano, significativi
miglioramenti. Ci attendono ora le osservazioni dei cittadini che saranno
valutate quale momento partecipativo fondamentale, senza alcuna chiusura aprioristica.
Un ultimo inciso riguarda proprio la partecipazione che, a dispetto dei tempi
ristretti imposti, rispetto ai precedenti strumenti urbanistici approvati, ha
fatto passi da gigante, con le numerose sedute in Commissione urbanistica e la
presentazione nelle assemblee. Critiche, dunque, fuori luogo e fuori dal tempo.
sabato 9 novembre 2013
IRRAZIONALI, INCOERENTI, DISATTENTI…GROTTESCHI
Se volessimo oggi attribuire al
circolo di Cantù del P.D. alcuni aggettivi per descriverne la condotta nel procedimento
volto all'approvazione del PGT, io credo
che quelli che ho espresso nel titolo dell'intervento siano i più appropriati.
Leggo sulla stampa (il confronto nelle sedi istituzionali o comunque nei
rapporti tra forze politiche è sempre mancato per volontà del PD) che il PGT adottato il 29
luglio 2013 (quattro mesi or sono) non sarebbe a consumo zero, prevedrebbe un
consumo di suolo maggiore rispetto al PRG vigente (ed il termine di raffronto
non è il PGT adottato da Lega e PDL), non sarebbe partecipato e rischia di compromettere le cascine. Vediamo
allora, nel dettaglio, le ragioni per cui il comportamento del PD canturino è,
in primo luogo IRRAZIONALE. Dimentica, Antonio Pagani che, in Commissione
Urbanistica, il suo partito ed egli stesso, in Consiglio Comunale, affermarono
che avrebbero preferito approvare … il PGT della passata maggioranza! Ed allora
come si può chiedere il confronto con il PRG vigente se addirittura il PD
intendeva portare a compimento uno strumento che prevedeva un consumo di suolo
di 170.000 metri quadrati? La razionalità, come è noto esprime un
comportamento, un’azione, un discorso ordinati, conformi alla ragione, svolti
con criteri scientifici. Il PD, al contrario, afferma in libertà un fatto per
poi platealmente contraddirsi. Ecco la ragione dell'INCOERENZA, posto che
l'astensione espressa in Commissione urbanistica ed in Consiglio aveva ben
altri presupposti: per quale ragione i consiglieri del P.D. non hanno votato contro
l'adozione dello strumento urbanistico se davvero credono che questo PGT sia
così negativo da risultare addirittura peggiore rispetto all'attuale strumento
di pianificazione? La verità, allora, è alternativa: o vi è DISATTENZIONE,
essendo trascorsi oltre sei mesi dal momento in cui il PGT è stato illustrato
nelle sedi pubbliche, senza alcuna critica specifica che non fosse legata ad
una pretesa, mancata progettualità viabilistica e ad un presunto, mancato
coinvolgimento della città sul PII (Collegio De Amicis). Solo ora l'opposizione
si accorge che il PGT adottato avrebbe tutte le caratteristiche negative
denunciate … alla stampa: è davvero grave per una forza di opposizione che,
secondo le parole di Pagani, si era preparata a governare la Città! Se non
fosse disattenzione, la definizione del comportamento, non essendo indirizzato
al bene comune, risulterebbe peggiore e la lascio intuire ai lettori. Dunque,
se volessimo riassumere e necessariamente sintetizzare il comportamento che il PD, riguardo al PGT,
ha assunto, si deve necessariamente ricorrere all'aggettivo GROTTESCO. Le accuse biascicate in assenza di
confronto dialettico non meriterebbero alcuna risposta. E' solo per dovere di
informazione nei confronti dei cittadini che preciso quanto segue. 1) chi ha
letto con attenzione il documento di piano riconosce che LIC non ha mai parlato
di consumo zero, ma di forte limitazione nel consumo di suolo, centrando l'obiettivo. Rispetto al PRG
vigente, lo strumento adottato ha previsto la restituzione alla
città delle aree sorgente che secondo il PRG sono oggetto di
edificazione di secondo livello. Riguardo alle cascine, accuratamente censite,
quale forma di garanzia, è previsto il confronto, in ogni intervento, con la
soprintendenza regionale. Sulla partecipazione abbiamo garantito ogni livello
normativo, al quale si sono aggiunti gli interventi nelle assemblee delle
frazioni ed ora si apre il confronto sulle osservazioni: di cosa parla il PD?
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