L’abulia del centrodestra canturino è ora certificata dal
Consiglio Comunale. Con delle giustificazioni meno che puerili: la necessità di
approfondimenti a distanza di alcuni mesi di assoluta inerzia. Un unico breve
lampo - solo illustrativo - in Commissione urbanistica, questi sarebbero i
passaggi amministrativi visibili. Oltre ai due incontri in Provincia il cui
esito, al Consiglio, non è mai stato riferito. La mozione, di assoluto buon
senso, presentata dal gruppo consiliare P.D.- Unire Cantù e Cantù con Noi, a
distanza di un mese dalla sua presentazione, è stata respinta da una
maggioranza irresoluta, neppure in grado di percepire l’unica soluzione
percorribile, che coniuga le ragioni dell’economia con quelle della
preservazione e promozione dell’ambiente. Restiamo dunque in attesa di altri
che indichino le soluzioni per Cantù: non importa quale sia il prezzo, in
termini ambientali, da pagare.
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