L’on. Molteni l’ha detto: trova moralmente riprovevole la
condotta dei consiglieri che hanno abbandonato il Carroccio in corsa. Il salto
della quaglia è intollerabile. La ragione la spiega, però, Valeriano Maspero,
contribuendo ad allargare le vistose crepe nel muro della Lega cittadina: manca la
condivisione nelle scelte, persino tra consiglieri leghisti. Significa, come
avevamo già affermato a più riprese, che le decisioni sono prerogativa di pochi
(o forse di uno solo). Si consolino i consiglieri transfughi: da
tempo, dall’opposizione, lamentiamo lo svilimento delle Commissioni (con qualche
rara eccezione) e soprattutto del Consiglio Comunale, divenuto per i leghisti solo un ostacolo burocratico. Non volevano discutere in Consiglio neppure la
vicenda, tutta politica, dell’assessore Metrangolo, salvato sul filo di lana,
dopo mesi di inspiegabile graticola. L’arcano resta irrisolto: erano, nel
frattempo, cambiati i rapporti di forza o gli argomenti da spendere? Ora, però,
l’on. Molteni è avvertito. Chi cambia casa dice di averlo fatto per una ragione precisa: svolgere il ruolo per cui è chiamato in Consiglio comunale consapevolmente, partecipando alle scelte. Forse non è più il tempo in cui, come nel romanzo
di Gavino Ledda, il padre era anche padrone.
Nessuna meraviglia! Il consiglio comunale è normalmente recepito da sindaco come un impiccio. Ovunque!
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ni neraviglio che nn comenti il sig vincenzo un articolo appardo su la provincia inerete il fatto che i fondi eletrificazione treno como cantu il pd li abbia spostati altrove ,,,,,,,,,,,,,,
RispondiEliminaCaro signor Nonsochì (non si firma), a parte il testo sgarrupato (non vuol forse farsi riconoscere) come certamente saprà: 1) non sono iscritto al Partito Democratico, ma sono di Unire Cantù, una lista civica locale; 2) mi occupo di politica per la mia città ed il territorio e faccio quello che ritengo giusto nell'interesse dei cittadini che rappresento; 3) della diatriba su chi ha fatto mancare i fondi (ed il sostegno) ai lavori di riqualificazione non mi interesso. Non mancherà mai l'impegno mio e del mio gruppo sulle cose che riteniamo fondamentali per la città.
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