Ad oltre una settimana dalle elezioni la maggioranza non sa ancora
che pesci pigliare. Formare una giunta pare una fatica inenarrabile. Il Sindaco,
per distrarsi dai pressanti tavoli incrociati di chi pretende poltrone non in forza
di competenze o di professionalità maturate, ma di voti raccolti come le messi,
torna alla folla e per esprimere gli indirizzi politico-amministrativi, attende il
responso del mercato di Vighizzolo: le suggeriamo di visitare altri luoghi
ameni come piazza Garibaldi o i dintorni di Corso Europa. La città ha scelto e
attende quelle misure promesse per liberarla dall'assedio del traffico, dalle
opere inconcluse, dalle improvvisazioni che impediscono agli alunni diversamente
abili di avere gli insegnanti sino alla conclusione dell’anno scolastico o alle
società sportive di avere le palestre per proseguire l’attività agonistica. Nel
frattempo, la stampa locale a Como rulla il tamburo battente e a Cantù suona la
mazurca. Continua l’idillio, ma presto il duro richiamo alla realtà (e alle responsabilità) farà comprendere che la festa è finita. Occorre rimboccarsi le maniche per la nostra dolente città: noi siamo (ed eravamo) pronti, nel rispetto del ruolo, a dare il
nostro contributo. La maggioranza non è pervenuta.
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