Secondo la stampa locale il
neo-eletto Sindaco di Cantù, Edgardo Arosio, sarebbe incompatibile (forse ineleggibile),
ai sensi dell'art. 61 del testo unico delle autonomie locali. Occorre precisare
che l'ineleggibilità è diversa dall'incompatibilità e diverse sono, dunque, le
conseguenze che ne derivano. L'ineleggibilità incide sull’esercizio del diritto
di elettorato passivo e, pur non comportando l’invalidità del procedimento
elettorale, impone, come prevede l’art. 68, I comma del TUEL, la declaratoria
di decadenza del vincitore, della Giunta e lo scioglimento del Consiglio, con
necessità di nuove elezioni. E’ ben vero che il terzo comma dell’art. 68
prevede la possibile rimozione delle cause di ineleggibilità, ma l’espresso
riferimento legislativo è alle cause di ineleggibilità sopravvenute e non a
quelle originarie. Nel caso specifico occorrerà verificare tali circostanze. Qualcuno,
senza riflettere, si è affrettato a dichiarare che si tratta di una norma
assurda: in realtà è una regola di civiltà e senza alcun riferimento al caso
concreto, in cui sono indubbie la moralità professionale dell’azienda e la
correttezza del Sindaco, astrattamente, nel caso di appalto di servizi, per suo
carattere continuativo e di durata, è bene che non vi possa essere alcun
sospetto su situazioni che potrebbero rivelarsi di vantaggio rispetto ad altri
operatori. La conclusione è che, politicamente, preferiamo vincere sul campo,
ma l’ordinamento esige rispetto di norme ed istituzioni.
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