mercoledì 21 giugno 2017

LA CASERMA DI CANTU'

Il programma elettorale di Lega ed alleati si risolve nella creazione di una città-caserma. Il termine “Sicurezza” ricorre decine di volte ed ogni settore della vita sociale sembra rivolto a rendere il territorio “sicuro”, “pulito”, “ordinato”. Si aggiunga che l’Onorevole Molteni ha riferito nell’intervista alla “Provincia” del 15 giugno: “In caso di vittoria il primo atto sarà senza dubbio una delibera per mettere i sigilli a quel capannone dove oggi si viola la legge” (Il capannone è quello dell’Associazione Assalam). Non si capisce se l’Onorevole intenda sostituire il Comune, con una delibera (di quale organo?), alla Magistratura (apponendo i sigilli). Certo non ha ancora ben chiaro che la Bassanini è in vigore dal 1997
e che la gestione amministrativa è riservata agli uffici, mentre agli amministratori eletti tocca l’indirizzo politico-amministrativo. Non mancano, poi, i candidati assessori alla sicurezza, tra vecchi e nuovi se contano almeno tre. Arosio penserà, visto il programma, di impiegarli tutti.

martedì 20 giugno 2017

MEMORIA DI MASSA

Non intendo rifarmi a concetti psicologici o filosofici, ma semplicemente alla memoria di massa dei computer. Le memorie di massa servono a conservare permanentemente i dati e le informazioni da scambiare con la memoria temporanea (RAM). Per alcuni canturini il flusso si è interrotto. Altrimenti non si spiegherebbe l’affermazione elettorale della Lega. In questi anni (dal 1993 al 2012) i sindaci leghisti (tra cui Arosio) hanno determinato:
1) la ferita sanguinante del palazzetto dello sport;
2) un’incontrollata speculazione edilizia ed il consumo senza regole di suolo;
3) la svendita del ramo gas di Canturina Servizi;
4) la realizzazione di piazza Garibaldi (con annessi contenziosi seriali ed inconclusi);
5) l’isolamento infrastrutturale della città per l’omessa realizzazione delle tangenziali esterne;
6) una spesa esorbitante, di circa un milione di Euro, per la predisposizione di un P.G.T. mai approvato;
7) un indebitamento record a 37 milioni di Euro.
Ci sarebbero ulteriori azioni od omissioni da ricordare, ma tanto basta per qualificare l’azione di “governo”. Vorrei, allora, che si ripristinasse quel flusso interrotto per consentire, a tutti gli uomini di buona volontà, di verificare che l’alternativa, alla prova dei fatti, neppure si può porre. Edgardo Arosio si è simpaticamente definito “usato sicuro”, ma la definizione più appropriata, sotto il profilo commerciale, è “prodotto scaduto”.
Permettetemi allora di parafrasare un saggio di Louis Althusser, filosofo marxista francese che ricordando un tragico avvenimento della sua esistenza, titolò “L’avvenire dura a lungo”, sostituendo all’avvenire, con un auspicio, la memoria: che duri a lungo!

sabato 3 giugno 2017

L'ARTE DELLA POLITICA E I DIRITTI



La politica è un’arte, nel senso che ad essa non è applicabile il metodo sperimentale. Avendo la pretesa di influire sulla realtà economico-sociale è l’arte (e non la scienza) della complessità, in cui la mediazione, per evitare i molteplici conflitti, svolge un ruolo importante, con un limite: il rispetto dei diritti fondamentali. La libertà di espressione, di associazione e di culto non possono essere negati. In questi casi nascondere la testa sotto la sabbia e non affrontare i problemi significa lasciare campo aperto a chi, brutalmente, con urla scomposte, pretende il ritorno ad un passato di negazione e di privazione nel nome di pretesi ordine, pulizia e disciplina. Mi spiace per Edgardo Arosio, che ricordo in Consiglio comunale sempre gentile ed affabile, se il suo scopo coincide con la negazione dei diritti in forza della diversità, accampando il ripristino di una legalità mai violata. Troverà sempre la mia ferma opposizione. Vorrei ricordare a lui, ma anche a Nicola Molteni (con cui ho collaborato, senza steccati ideologici, sul tema della Giustizia) e ad Alessandro Fermi, quando l’ho conosciuto come giovane collega attento e disponibile, che rimestare nel torbido costituisce sempre un pericolo perché impedisce agli uomini di buona volontà di comporre le proprie e le altrui ragioni. La Lega becera e populista che cavalca le tigri dell’immigrazione e del terrorismo islamico rischia di precipitarci nella notte più cupa. È il momento di non lasciarle il campo.     

giovedì 1 giugno 2017

SICUREZZA SOCIALE



Il tema della sicurezza pubblica è oggi divenuto centrale. Proprio oggi ne parlavo con una persona stimata ed autorevole che vive a Cantù. Abbiamo condiviso il pensiero che le città devono essere luoghi sicuri per esprimere la nostra socialità. Non si tratta solo dell’aspetto repressivo che conserva, comunque, un ruolo ineludibile nelle politiche di sicurezza pubblica. Come sappiamo, con il decreto legge sulla sicurezza urbana, il sindaco può adottare ordinanze contingibili e urgenti anche per affrontare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con attenzione particolare alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti. Nel nostro programma prevediamo che gli interventi per la legalità possano divenire strutturali in un’ottica di programmazione e di prevenzione, approvando il regolamento di sicurezza urbana che contemplerà anche le azioni di coordinamento delle forze di polizia. Sotto il profilo partecipativo è importante il coinvolgimento attivo dei cittadini (controllo di vicinato), degli operatori economici e del corpo di Polizia Locale, in vista dell’assunzione di personale di polizia locale, sin dal 2017, nei limiti di legge. Anche alla luce dei recenti fatti di cronaca diviene insopprimibile l’esigenza di garantire la sicurezza sociale. Lavori in Corso è sul pezzo.