martedì 16 giugno 2015

UP AND DOWN

Le esigenze di partecipazione sono connaturate alla nostra civica, tanto da costituirne il corredo cromosomico. Le difficoltà attuative di un programma partecipativo sono tante. Ma con impegno e convinzione possono essere superate. Lo dimostra l'iniziativa, davvero meritoria, che il gruppo di maggioranza, con il coordinamento di Roberta Molteni, sta portando avanti sulla futura destinazione dell'immobile che ospitava la Pretura (poi sede distaccata del Tribunale). La funzione principale (biblioteca) è stata prescelta con l'indicazione dei tanti cittadini che hanno voluto partecipare con le loro scelte. La seconda fase dell'iniziativa, dopo il passaggio in Assemblea, prevede uno studio di fattibilità per valutare se e quali ulteriori destinazioni siano compatibili con quella principale. Un bel capitolo di politica partecipata: quella che occorre per risollevare le sorti della politica, sempre più indirizzata verso forme autoritarie e autoreferenziali. 
L'ultima assemblea, invece, ha evidenziato una situazione non in linea con i principi fondamentali delle liste di maggioranza. Mi riferisco al tema del palazzetto dello sport. Claudio Bizzozero ha riferito della scelta operata dalla Giunta in ordine alla sua futura collocazione. Ha chiarito che non si tratterebbe di una vera e propria manifestazione d'interesse (che l'Amministrazione si riserverebbe in ogni caso di valutare in una fase successiva), ma di un'indicazione di massima. Resta il fatto che su un tema tanto importante l'Assemblea di maggioranza non è stata coinvolta, né ha espresso una scelta. Peraltro, nel mio intervento, ho sottolineato che dovrebbero essere valutate attentamente le ragioni che militano per mantenere, quale area per il palasport, quella attualmente destinata dal PGT. In effetti la disciplina urbanistica è già in linea per una futura finanza di progetto che preveda anche l'inserimento di esercizi commerciali, mentre l'area di via Papa Giovanni XXIII è un'area destinata a servizi (con la necessità di una variante urbanistica), in concessione ad altre società sportive per le quali occorre prevedere una soluzione alternativa. Anche l'apertura manifestata dal Comune di Cucciago, a mio giudizio, richiedeva un approfondimento: se non altro per valutare comparativamente, con le altre ipotesi, costi e benefici. Secondo il Sindaco l'opzione prescelta dalla Giunta sarebbe l'unica praticabile, ma le argomentazioni non mi sembrano dirimenti. La politica locale va avanti così, tra alti e bassi. Tocca a noi dimostrare che l'assemblea non è un semplice organo di ratifica, ma il cuore della nostra maggioranza. 

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