L'intervento di Francesco Pavesi dà il senso del cambiamento profondo di cui vogliamo essere testimoni a Cantù.
Vi ringrazio per l'invito ad essere con voi in questo giorno di chiusura del tempo di preghiera e digiuno del Ramadan; al mio saluto aggiungo quello del Sindaco Claudio Bizzozero e dell'intera amministrazione di Cantù. Colgo l'occasione per rivolgere a voi e a tutti i canturini di fede islamica che in questo giorno festeggiano in altri luoghi l'auspicio che, con il contributo di tutti, Cantù possa diventare città di dialogo e pace, luogo di pacifica convivenza delle differenze. Proprio la fede che oggi celebrate può diventare, liberata da ogni maschera di odio e pregiudizio, motivo di concordia e vicinanza, anche riscoprendo la comune radice nel patriarca Abramo e compiendo un cammino di conoscenza che libera dall'ignoranza reciproca e dal pregiudizio. Vi invito ad essere protagonisti nella costruzione della nostra città, come leggevo questa mattina in un'intervista ad un imam tunisino di Milano "siate cittadini, non stranieri". Avviciniamoci nel reciproco riconoscimento che si fonda sul rispetto delle regole, nella costruzione di uno spazio di ascolto e conoscenza che superi le incomprensioni, nella solidarietà attenta alle necessità di chi è più nel bisogno.
Buona festa!
Francesco PavesiVicesindaco di Cantù
Cantù, Campo solare 19 agosto 2012
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