Monsignor Bettazzi ha mostrato spesso un sorriso arguto, un discorrere semplice e profondo, ponendo l'accento sulla chiesa degli umili. Il professor Cacciari è un personaggio che usa stiletto e sciabola con la stessa disinvoltura di chi, sornione, mostra con sufficienza un'innata abilità nella costruzione logica e nel richiamo colto.
A pelle ho sentito più l'empatia con il vescovo emerito, ma la lucida intelligenza del filosofo è un invito ad usare il cervello. Forse la sintesi è possibile: nel percorso che stiamo affrontando usiamo l'intelligenza, ma non dimentichiamo che la spinta, l'origine del nostro movimento è profondamente morale.
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