mercoledì 4 luglio 2018

AROSIO INCOMPATIBILE: IL NAUFRAGIO ANNUNCIATO


“Infine non può sottacersi che costituisce dato obiettivo, che l’appellante tenta inutilmente di svalutare, la circostanza che l’avvio del procedimento di riesame della procedura di aggiudicazione sia temporalmente coinciso con il dibattito consiliare sulla causa di incompatibilità in cui versava il Sindaco e l’ulteriore circostanza che i ristrettissimi termini concessi alla affidataria del servizio di cui si discute per presentare osservazioni e controdeduzioni coincidano con il termine dei dieci giorni di cui all’art. 69, comma 2, del D. Lgs. n. 267 del 2000 per eliminare la causa di incompatibilità”.
Rimane questo il passaggio più inquietante della sentenza del Consiglio di Stato che nel ribadire l'eccesso di potere per sviamento mette in luce, per confermarla, la singolare coincidenza dell’annullamento dell’aggiudicazione dell’appalto con l’incompatibilità del Sindaco.
La Lega, nel vano tentativo di evitare il naufragio, non ha esitato ad avallare una tesi insostenibile: l’illegittimità dell’appalto. Ora che anche il responso della Magistratura è incontestabile, i cittadini canturini saranno chiamati non solo a versare le spese legali (avendo già sostenuto le spese di difesa del Comune) ma anche a risarcire i danni all'appaltatore illegittimamente pretermesso.
Il conto rischia di divenire davvero salato.
Ma al di là delle responsabilità amministrative ed erariali, ora è chiara la grave responsabilità politica della Lega e del neo-sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni che ha sostenuto l’azione della Maggioranza.
Un monito che gli elettori non potranno non cogliere.