Vorrei dire che non è questione
di destra o sinistra. Neppure che si tratta di ingenuità o di un lapsus, come
si è affrettato a correggere (sé stesso) l’avv. Fontana, candidato in Regione, con
un rimedio peggiore del male poiché il lapsus freudiano, come sappiamo, è
indice rivelatore dell’inconscio che trapela. Non mi stupisce neppure che un
altro “moderato” della Lega, il Sindaco di Cantù, non si sorprenda per un
episodio che in base alle cronache si può definire un autentico atto di apartheid.
Del resto, la pervicacia, molto sensibile alle scadenze elettorali, con cui
vengono quotidianamente negati i diritti universali costituisce un fatto noto.
Mi chiedo se il centrodestra, a cui si ascrivono molte persone che conosco e che stimo, possa davvero continuare a non fare i conti con la censurabile condotta di
un partito politico che anche con i suoi esponenti “moderati” sembra guardare
compiaciuto i modelli stile “Alabama” del recente passato. Se davvero Arosio
non è sorpreso, si dimetta, poiché questa vicenda infanga Cantù e la Lombardia:
la comprensione nei confronti dei razzisti è intollerabile.