Nel presentare in assemblea la proposta di programma
triennale delle opere pubbliche Paolo di Febo, assessore ai lavori pubblici, ha
illustrato le novità di una programmazione che per la prima volta potrebbe
disporre di risorse aggiuntive, anche in relazione alle indicazioni che
perverranno agli enti locali dal Governo sul patto di stabilità e sulle
possibilità che alcuni interventi, in materia di manutenzione straordinaria dei
dissesti idrogeologici, non ricadano nell’ambito delle regole restrittive. Conforta
l’idea che la proposta sia rivolta, in primo luogo, agli interventi che si
potranno effettuare per impedire che le esondazioni e gli allagamenti
verificatesi nelle frazioni di Cantù Asnago e di Vighizzolo possano ripetersi
in futuro. Anche la dimensione progettuale presenta non poche novità, in
ausilio ad un traffico veicolare ai limiti della sostenibilità, con la
possibilità di pensare a tracciati alternativi e la previsione di un nuovo
piano urbano del traffico di cui si attende la definizione a breve. Con la
viabilità anche la riqualificazione del centro resta al centro dell’azione
amministrativa. Gli interventi in assemblea erano rivolti a richieste di
precisazione sui lavori previsti e sulle possibilità di inserirne di ulteriori.
Sono emerse alcune perplessità sull’ipotesi di spostamento dei capolinea dei
bus, anche se Paolo Di Febo ha assicurato che sono state svolte tutte le
verifiche sperimentali che hanno dato esito positivo. Il programma triennale
potrebbe davvero non essere un libro dei sogni, ma una meta concretamente
perseguibile per migliorare la vivibilità della nostra città, compromessa da
anni di abbandono. Occorre però cambiare passo e soprattutto, con gli strumenti
partecipativi che ci siamo dati, avviare, per il prossimo futuro, un programma
triennale partecipato che indichi le priorità e consenta ai cittadini di scegliere
il futuro assetto della città. Ora le decisioni emergenziali, dettate dalle
contingenze, sono cessate e il progetto politico della nostra maggioranza deve
trovare un’attuazione programmatica, fuori dagli steccati partitici e nell’interesse
comune. Siamo tutti chiamati a dare un contributo.
Vincenzo Latorraca